La grotta Zinzulusa
La grotta Zinzulusa si trova a circa 2 Km dalla località di Castro Marina, nel cuore della penisola salentina ed è una meta indiscussa per chi trascorre le proprie vacanze in Salento. Si apre sul mare nel tratto di costa che va da Santa Cesarea Terme a Castro Marina, litoranea, tra l’altro, dalla grande suggestione paesaggistica. Il termine zinzuli, che nel dialetto castrense sta ad indicare gli stracci appesi al sole nelle torride estati, denoterebbe la similitudine delle numerose stalattiti con questi panni.
La leggenda della Zinzulusa
Se dal lato scientifico la grotta Zinzulusa è fatta risalire al Pliocene ad opera della continua erosione marina, numerose sono le leggende che si tramandano circa la nascita di questa grotta e che segnano il labile confine fra la realtà e la finzione. Si narra che un tempo molto lontano, un ricco barone governasse i territori di Castro, la sua brama di patrimonio e la sua avarizia era tale da costringere la propria figlia ad una vita povera e disgraziata, fatta solo di stracci. Una fata buona, accortasi della tristezza della giovane fanciulla, decise di venirle in soccorso e di regararle un bellissimo vestito stracciando quello vecchio e riducendolo in brandelli.
Gli stracci volarono via fino a raggiungere una cavità naturale dove si prietrificarono, adornando così l’ingresso di quella che oggi è la Grotta della Zinzulusa. La ragazza fu, in seguito, promessa in sposa ad un principe e la sua vita cambiò drasticamente. Il barone venne relegato dalla fata all’interno della medesima grotta arricchita dalle vecchie vesti della figlia e fu fatto sprofondare nel suolo calcareo, si racconta che le acque del laghetto Cocito, sgorghino proprio dalla voragine infernale in cui fu fatto sprofondare l’avido barone.
I gamberetti marini che, per loro sfortuna assistettero a questi prodigi, diventarono ciechi. E infatti nelle acque del Cocito vive un piccolo e rarissimo crostaceo depigmentato e cieco, il Typhlocaris salentino. Lungo fra i sette e gli otto centimetri, si orienta tramite setole di senso disposte in doppia serie sulle sue tre ultime paia di zampe
La grotta Zinzulusa si articola in tre parti:
la prima parte dall’ingresso si caratterizza per la grande varietà e quantità di stalattiti e stalagmiti, in questa zona si riscontra la presenza di una zona in cui ristagna un’acqua dolciastra e limpidissima;
la seconda parte, in cui il fenomeno dello stalagmitismo inizia ad attenuarsi, è denominata il duomo;
la parte finale della grotta Zinzulusa denominata “Cocito” , si contraddistingue per la stratificazione delle acque, salmastre e calde quelle più basse, dolci e fredde quelle più alte.
Oggi la grotta Zinzulusa, che rappresenta una delle più interessanti manifestazioni del fenomeno carsico nel territorio salentino, è visitata da migliaia di turisti che rimangono affascinati dalla sua impotenza e dai colori stupendi delle stalattiti e stalagmiti presenti al suo interno.
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